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Pomodori ripieni

Pomodori ripieni Bottega Lorenzini

I pomodori ripieni sono un tipico piatto estivo della cucina italiana. Preparati come antipasto o piatto principale, sono da sempre una pietanza “anti spreco”: tonno, prosciutto, formaggio, quinoa, riso, verdure, carne macinata e tanti altri ingredienti ancora, ognuno li fa a modo suo, con gli alimenti presenti nel frigorifero o con gli “avanzi” del giorno prima.

Da portare in spiaggia o condividere con amici e familiari, freschi, gustosi e divertenti, Bottega Lorenzini vi propone una versione semplice, buona e velocissima da fare!

Ingredienti:

Difficoltà: Facile

Tempo di preparazione: 20 minuti

Costo: Medio

Preparazione

Per preparare questi gustosi pomodori ripieni come prima cosa dobbiamo lavare i pomodori e tagliare le estremità. Dividiamoli poi in due parti uguali e, in una ciotola, togliamo la polpa interna.

Uniamo alla polpa dei pomodori 5 foglie di basilico fresco lavato, mezzo vaso di tonno sgocciolato e 10 olive leccino denocciolate. Mixiamo tutto fino ad ottenere una crema liscia e non troppo liquida.

Nel frattempo, cuociamo la quinoa: laviamo la quinoa poi, in un pentolino, mettiamo 200 ml di acqua fredda insieme a un pizzico di sale e a 100 gr di quinoa. Facciamo cuocere per 10/12 minuti finché l’acqua non sarà stata completamente assorbita dalla quinoa.

Lasciamo raffreddare la quinoa per 10/15 minuti.

Su un tagliere mettiamo due cucchiai da minestra di caponata di melanzane e la tritiamo finemente con il coltello.

A questo punto uniamo la crema di pomodori, basilico, olive e tonno insieme alla quinoa e alla caponata di melanzane e mescoliamo tutto finché non sarà ben amalgamato. Assaggiamo e aggiungiamo sale e pepe a piacere.

È arrivato il momento di riempire i pomodori: con un cucchiaino da caffè riempiano per bene i pomodori, grattugiamo sopra un po’ di pecorino romano a piacere, aggiungiamo un filo d’olio extravergine di oliva e qualche foglia di basilico per decorare.

Il nostro pranzo è pronto, buon appetito!


Curiosità sulle verdure ripiene

Le verdure ripiene sono una specialità della cucina italiana: cotte, crude, al forno, alla griglia, vegetariane, vegane, con carne, tonno, capperi, acciughe, formaggio e tanto altro ancora!

Ogni famiglia ha la sua ricetta, invernale ed estiva, che può essere fatta con alimenti avanzati da pranzi e cene dei giorni precedenti o con ingredienti dimenticati nel frigo per qualche giorno. Un piatto “anti spreco”, nato come le polpette o la pasta ripiena per non buttare nulla e per portare un piatto gustoso risparmiando qualche penny!

D’inverno le verdure si cuociono nel forno, si prediligono peperoni, zucchine e melanzane, e si riempiono con carne macinata, salsicce, riso, formaggio stagionato, mozzarella e pan grattato. D’estate l’ingrediente principale è il pomodoro, dentro il quale si mette quinoa, riso, tonno, acciughe, capperi, formaggio fresco, olive e verdure. le spezie non possono mai mancare: basilico, peperoncino, scorza di limone, pepe, prezzemolo e aglio!

Peperoncini ripieni Mariangela Prunotto

Una variante sfiziosa di questo iconico piatto sono i peperoncini ripieni sott’olio. Leggermente piccanti e molto gustosi sono ripieni di acciughe, capperi, tonno e olive, ideali come antipasto da condividere o per accompagnare grigliate di carne e pesce.

Consiglio furbo: puoi tagliarli finemente e usarli per condire il riso e la pasta fredda, l’olio del vasetto lo puoi riutilizzare sulle bruschette, sulla pasta, sulla pizza e sulle focacce!

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Bucatini lardo e pomodorini

Bucatini lardo e pomodorini

E chi l’ha detto che il lardo si mette solo sui crostini di pane caldi?

Vi proponiamo una ricetta innovativa, tanto gustosa quanto delicata e adatta ad ogni occasione! Il lardo al tartufo si sposa alla perfezione con la dolcezza e la sapidità dei pomodorini secchi sott’olio

Mi raccomando, non buttate via l’olio presente nel vasetto di pomodorini secchi, si può riutilizzare per condire pasta, pizza, bruschette, verdure e carne.

Lardo al tartufo Mariangela Prunotto

Ingredienti per 4 persone:

Difficoltà: Facile

Tempo di preparazione: 15 minuti

Costo: Medio

Preparazione:

Per realizzare i bucatini lardo e pomodorini iniziate sgocciolando il lardo al tartufo. Tagliatelo a fette sottili e poi a striscioline, infine riducetelo al coltello a pezzettini ancora più piccoli.

In una padella scaldate a fuoco basso un cucchiaio di olio extra vergine di oliva e aggiungete il lardo e gli spicchi d’aglio non sbucciati. Quando il lardo sarà diventato trasparente tagliate finemente ½ cipolla rossa e aggiungetela, fate soffriggere per alcuni minuti. Unite poi la salsa di pomodoro premiata dal Gambero Rosso per formare un sugo delicato e gustosissimo.

Nel frattempo, scaldate l’acqua per la pasta fino a bollore e aggiungete un pizzico di sale grosso. Fate cuocere la pasta per il tempo indicato sulla confezione.

Mentre la pasta si cuoce, sgoccioliamo i pomodorini secchi sott’olio e tagliamoli in piccoli pezzettini, aggiungiamoli poi al sugo di pomodoro, lardo e cipolla.

Quando la pasta sarà cotta scoliamola e uniamola al pomodoro. Facciamo saltare la pasta per alcuni minuti così che si insaporisca per bene, poi una volta spento il fuoco finiamo con un filo di olio extra vergine di oliva a crudo.

Consiglio: se volete un sapore ancora più intenso potete utilizzare l’olio contenuto nel barattolo dei pomodorini secchi, oppure provate questo meraviglioso piatto con in filo di olio extravergine d’oliva aromatizzato al tartufo bianco!

Potete servire ora i vostri bucatini lardo e pomodorini, se volete potete aggiungere una spolverata di Parmigiano Reggiano grattugiato. Buon appetito!


Curiosità sui bucatini

I bucatini nascono da un’invenzione dei pastai medioevali siciliani: per far cuocere più velocemente la pasta decisero di essiccarla avvolgendola su un bastoncino. Troviamo nel testo “De Arte Coquinaria” di Martino da Como la prima descrizione dettagliata del processo di realizzazione dei “maccheroni siciliani“, un eccezionale formato di pasta che, nato per necessità, è diventato poi con il tempo uno di più iconici formati italiani e che oggi chiamiamo “bucatini“.

I bucatini si diffusero velocemente in tutto il Regno di Napoli, anche il famoso musicista Gioacchino Rossini, in quanto grande appassionato di cucina, ne apprezzava il formato e si era fatto costruire uno speciale ferretto in argento che usava per farcire i bucatini con fegato d’oca per poi bollirli nel brodo.

A rendere però celebre questa gustosissima pasta è stato il condimento all’amatriciana, famosissimo in tutto il mondo ancora oggi, data la strepitosa capacità dei bucatini di trattenere il sugo al loro interno e quindi di creare un esplosione di gusto ad ogni forchettata!

Bucatini Canossa Bottega Lorenzini

La prima ricetta della pasta all’amatriciana romana viene descritta da Ada Boni nel celebre libro “Il talismano della felicità” e la preparazione prevedeva il guanciale tritato messo a soffriggere con strutto e cipolla a cui poi venivano aggiunti i pomodori freschi spellati. Gli spaghetti conditi con questo spettacolare sugo sono serviti con pecorino o parmigiano, alcuni fanno un mix dei due formaggi, e abbondante pepe. Negli anni a venire il guanciale verrà sempre più spesso sostituito nelle relitte con la pancetta tagliata a cubetti.

Solo nei primi anni ‘60 la pancetta scompare, lasciando spazio al guanciale e, allo stesso modo, il pecorino diventa protagonista, senza più varianti con il parmigiano reggiano.

La prima ricetta scritta che maggiormente si avvicina a quella che oggi consideriamo tradizionale la troviamo ne “La cucina familiare” di Pellaprat e prevede guanciale a cubetti, polpa di pomodoro, pecorino grattugiato e cipolla. Sebbene la cipolla sia uno degli ingredienti originari ricetta, oggi tende a essere esclusa dalla sua preparazione.

In seguito la pasta all’amatriciana trova la sua ricetta ufficiale che ammette pochissime varianti e gli dici ingredienti ammessi sono il guanciale, il pomodoro, il pecorino romano e il peperoncino.

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Quattro bruschette sfiziose

Bruschette Bottega Lorenzini

Le famose bruschette italiane nascono al confine tra la Toscana e il Lazio, due regioni dal forte carattere enogastronomico.

Accompagnano aperitivi e pranzi in famiglia, sempre sfiziose e colorate, le bruschette che vi proponiamo con questa sfiziosa ricetta sono l’antipasto ideale per una cena tra amici!

Fatti ispirare dai nostri prodotti e condividi con noi le tue personali ricette delle bruschette!

Ingredienti:

Difficoltà: Facile

Tempo di preparazione: 25 minuti

Costo: Medio/Alto

Preparazione

Bruschetta con carciofini e noci:

Sminuzzate le noci e tagliate il parmigiano reggiano a scaglie grossolane. Spalmate sul pane abbrustolito la crema di carciofini e tartufo, aggiungete un cucchiaio di chutney ai frutti di bosco e cipolla rossa e cospargete la bruschetta con le noci e il parmigiano.

Bruschetta al pesto di pomodori secchi e stracciatella:

Spalmate sul pane ancora caldo il pesto di pomodori secchi poi aggiungete la stracciatella fresca a pezzetti e, con l’aiuto di un cucchiaino, formate alcune gocce di chutney al mango, peperoni e basilico sulla bruschetta.

Bruschetta olive e gorgonzola:

Sul pane bruschettato spalmate il battuto di olive. Tagliate il gorgonzola a cubetti e adagiateli sulla bruschetta. Lavate la rucola fresca, asciugatela e ricoprite la vostra bruschetta!

Bruschetta aglio e pomodorini:

Cospargete la fetta di pane ancora caldo di olio extravergine di oliva aromatizzato all’aglio. Tagliate i pomodorini freschi e, in una ciotola, uniteli al basilico sminuzzato, sale e pepe. Adagiate i pomodorini conditi sulla vostra bruschetta. 


Curiosità sulle bruschette

Le origini delle bruschette si perdono nel passato, quando le navi degli antichi romani solcavano i mari portando merci come frumento, olio e vino. Non è un caso che proprio le prime bruschette fossero condite con olio extravergine di oliva e sale. Moltissimi anni dopo, con l’importazione del pomodoro dall’America, questo gustosissimo antipasto divenne il cibo dei contadini che così riuscivano a dare nuova vita al pane vecchio: olio, sale, basilico e pomodoro fresco.

Oggi le bruschette sono diventate l’antipasto per eccellenza della cucina italiana, famosissime in tutto il mondo e simbolo di vacanze italiane. Ogni regione ha le sue ricette, gli ingredienti per condirle variano molto, poveri e costosi, saporiti, dolci, salati, ma non solo, le bruschette possono essere scottate sulla piastra o scaldate nel forno per somigliare alla pizza. Insomma, regione che vai, bruschetta che trovi!

I chutney

Il chutney è un tipico condimento salato dell’Asia meridionale a base di spezie, frutta, verdura e aceto che viene cotto molto lentamente.

Questa speciale composta accompagna i piatti principali a base di carne, pesce o formaggi freschi e stagionati e ogni paese nel mondo ha ormai la sua versione! In India spesso si ritrovano ingredienti come cocco, peperoncino, menta, arachidi e mango, mentre in Sud Africa sono molto utilizzate albicocche.

Il chutney viene usato in moltissimi modi differenti: sul pane tostato, come consigliamo noi nella nostra ricetta, in abbinamento a salumi e formaggi, come salsa per condire grigliate di carne o di pesce, in una ciotola per intingere dentro le verdure sia cotte che crude o come salsa per i fritti, ma anche vicino ad un piatto di riso. La sua acidità unita ad una dolcezza non troppo invasiva e al grande profumo di spezie lo rendono un condimento che accompagna qualsiasi tipologia di piatto in qualsiasi occasione.

In Italia è molto gradito durante gli aperitivi, sul tagliere insieme a formaggi stagionati, formaggi freschi di capra, prosciutto crudo e cotto, salame e lardo, il tutto accompagnato da grissini e pane caldo croccante!

I nostri chutney si ispirano a molte culture di tutto il mondo, potete trovare infatti mango, frutti di bosco, basilico, radicchio, ciliegia, aceto balsamico e molto altro. Una versione più contemporanea e che piace sia a grandi che piccini è la “Sweet chili sauce“, ideale per piatti a base di carne, ma anche come accompagnamento di verdure e fritti misti!